IL CIOCCOLATO TRA STORIA E LEGGENDA

Se l’etimologia della parola “cioccolato” resta imprecisa e tuttora soggetta a qualche dubbio, gli Atzechi sono incontestabilmente all’origine della bevanda. Il loro dio Quetzalcoatl era il giardiniere del paradiso. Lo veneravano nella sua veste di custode del cacao, dispensatore di forza e ricchezza. In effetti i semi di quest’albero fungevano anche da moneta di scambio, sia per acquistare beni sia come tributo al re. La raffinata civiltà azteca aromatizzò a poco a poco la pasta di cacao con spezie per preparare una bevanda nutriente e corroborante.

Quando Cristoforo Colombo ricevette alcuni semi di cacao da un capo indio, non capì il valore del regalo, poiché ignorava ancora i costumi locali. Soltanto con la conquista delle “indie Occidentali” ad opera di Hernan Cortes e dei suoi uomini si capì l’importanza dei semi di cacao. I conquistadores che erano partiti alla ricerca dell’Eldorado scoprirono invece un “oro bruno” che li lasciò sconcertati. Inizialmente non apprezzarono ne la struttura grassa nè il gusto amaro della bevanda piccantissima, ma finite le riserve di vino, iniziarono a farci l’abitudine. Addolcita con zucchero di canna, la bevanda al cioccolato, forte delle sue proprietà ricostituenti e della reputazione afrodisiaca divenne un’abitudine quotidiana. Fu allora evidente l’importanza dell’albero del cacao e la forza simbolica dei culti che lo circondavano.

Cortes aveva portato i primi semi di cacao a Carlo V nel 1528, tuttavia soltanto intorno al 1580 i conquistadores, che avevano tenuto fino ad allora per sè questo tesoro si rassegnarono a spedire carichi di semi di cacao in Europa. Da quel momento la bevanda di cioccolato caldo dalla penisola spagnola si diffuse rapidamente in tutta Europa. Il cioccolato si diffonde in Italia verso la metà del Seicento. ma in generale  la fabbricazione del cioccolato rimane un processo del tutto artigianale. Sarà solo nel settecento con l’avvento delle macchine a vapore, che il processo produttivo si snellisce e diventa “industriale”. La riduzione del prezzo di zucchero e cacao fa il resto, contribuendo alla diffusione capillare del cioccolato in tutta Europa e facendolo diventare il prodotto di massa che noi oggi tutti conosciamo e apprezziamo.

1500 - 400 a.C.

Gli Olmechi sono i primi coltivatori della pianta del cacao.

250 - 900 d.C.

I Maya consumano abitualmente il xocoati, una bevanda calda di fave di cacao frantumate e spezie.

1400 d.C.

Gli Aztechi elaborano il xocoati, aggiungendo miele e vaniglia, la bevanda prende il nome di chocolatl.

1517 d.C.

Il conquistatore Hernando Cortez raggiunge il Messico e incontra il re degli Aztechi Montezuma che gli fa scoprire il chocolatl.

1528 d.C.

Cortez porta la pianta del cacao e le attrezzature di produzione in Spagna. La bevanda diventa subito popolare nella elite spagnola.

1615 d.C.

Il matrimonio di Anna di Spagna con Luigi XIII fa arrivare in Francia la cioccolata.

1678 d.C.

A Torino viene rilasciata la concessione a Giovanni Antonio Ari per vendere la cioccolata.