La passione torinese per il cioccolato
Quello tra Torino e il cioccolato è un connubio che nasce nel 1559 quando le prime fave di cacao arrivano a Torino portate dal capo dell’esercito spagnolo di Carlo V, Emanuele Filiberto di Savoia detto “Testa d’Fer”. Ma è solo nel 1606 che la ricetta della bevanda a base di cacao e il suo processo produttivo raggiungono l’Italia ad opera dell’esploratore Francesco Carletti. Nel 1678 un tal Giovanni Battista Ari* ottenne per primo il permesso da Casa Savoia di esercitare l’arte del cioccolatiere dando il via alla rinomata produzione torinese di cioccolato. La storia prosegue costellata di successi e innovazioni, nel 1780 i produttori di cioccolato torinesi si spostano sulle sponde del fiume Dora per sfruttare, grazie a macchinari all’avanguardia, l’energia idraulica. Nel 1800 grazie a queste lavorazioni meccaniche avviene il passaggio dalla cioccolata liquida ad una pasta morbida. Pochi decenni dopo nel 1826 viene inaugurata a Torino la prima fabbrica interamente meccanica per produrre il cioccolato, inventando nel contempo il famoso cioccolato gianduja. Il passo è breve e nel 1865 nasce il primo cioccolatino gianduiotto incartato, simbolo culinario della città di Torino.
É proprio da questo spirito pionieristico che nasce a Torino, La Gioari. Un progetto ispirato dalla profonda conoscenza della cultura dei paesi di produzione
del cioccolato e capace di offrire un prodotto tecnologicamente avanzato unito ad una continua ricerca di profili aromatici altamente riconoscibili e blend particolarmente ricercati. Il processo produttivo che parte dalla tostatura della fava di cacao pone necessariamente al centro dell’attenzione la qualità delle materie prime, e permette alla Gioari di offrire una gamma di prodotti professionali unici e sorprendenti che possono dar vita ad un ampio ventaglio di applicazioni.